Camera d commercio di Bolzano

Quote rose per organi dirigenziali delle imprese poco sensate

Data: 
Lunedì, 09 Marzo 2015
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In Germania è stata varata recentemente una legge che prescrive una quota rosa del 30 percento per i consigli di sorveglianza delle compagnie tedesche quotate in borsa. Si suppone che l’UE punti su prescrizioni analoghe anche per le aziende non quotate. Pertanto anche le imprese altoatesine potrebbero essere interessate in futuro da simili norme. Il rafforzamento del ruolo delle donne negli organi aziendali è un fatto sicuramente positivo; le quote rosa sono tuttavia uno strumento poco adatto perché limitano i diritti fondamentali degli azionisti. Sarebbe invece importante puntare su una maggiore opera di sensibilizzazione e sul comportamento responsabile delle imprese.

Recentemente il Bundestag, il Parlamento federale tedesco, ha fissato per legge una quota rosa pari al 30 percento per i consigli di sorveglianza di 108 imprese tedesche quotate in borsa. Qualora la quota non venga rispettata, i posti non assegnati a donne resteranno vacanti. Già nel 2013 anche la Commissione europea aveva presentato una bozza di direttiva che prevedeva una quota rosa per gli organi dirigenziali delle aziende quotate in borsa.
L’aumento della partecipazione femminile negli organi di un’impresa è un obiettivo molto importante. Per questo molte aziende si sono già imposte di aumentare volontariamente la quota femminile nei loro organi aziendali. Una norma di legge va però valutata criticamente, perché incide in maniera significativa sui diritti fondamentali degli azionisti. Inoltre, una quota rosa limita in modo eccessivo anche la libertà imprenditoriale garantita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (art. 17).
Tale limitazione colpirebbe soprattutto le imprese a conduzione famigliare. I membri della famiglia aventi diritto di voto non potrebbero più nominare un rappresentante qualificato della famiglia per il consiglio di sorveglianza se ciò violasse la quota rosa.
Dato che per ora nessun’impresa altoatesina è quotata in borsa, questi sviluppi non interessano ancora l’economia altoatesina. Si presuppone tuttavia che in futuro tali o simili norme possano essere proposte anche per le imprese non quotate in borsa. Per questo è importante ribadire fin d’ora i rischi di tale regolamentazione.
Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner sottolinea: “Attraverso l’iniziativa Donna nell’economia la Camera di commercio promuove attivamente l’imprenditoria femminile e le donne in posizioni dirigenziali. Essa favorisce anche l’aumento della quota rosa negli organi di gestione. A tal fine l’impegno responsabile e il lavoro di sensibilizzazione sono però misure molto più idonee delle norme di legge e delle limitazioni di diritti di proprietà privati.”