Contrast:High contrast|Normal view
Work in Alto Adige
Attrarre nuovi dipendenti e agevolare il loro inserimento in Alto Adige: è questo l’obiettivo che sottostà alla creazione della piattaforma informativa per le questioni legate al lavoro e alla vita in Alto Adige. Irmgard Lantschner, Direttrice del reparto Sviluppo d’impresa della Camera di commercio di Bolzano, spiega in cosa consiste.
Work in Alto Adige è un portale sulle prospettive di vita e di lavoro in Alto Adige. Per quale motivo la Camera di commercio, in collaborazione con la Provincia, ha scelto questo argomento come tema dell’anno?
Irmgard Lantschner: La politica, le associazioni di categoria e la Camera di commercio hanno la consapevolezza condivisa che la carenza di personale e di profili specializzati metterà a dura prova l’Alto Adige. È necessario agire, considerata la competizione a livello globale per attirare dipendenti validi. Il problema non riguarda solo il personale altamente qualificato, ma si estende a tutti i settori e le professioni. Il cambiamento demografico è ulteriormente accentuato dall’emigrazione annuale di un notevole numero di giovani altoatesini che trovano migliori opportunità di lavoro all’estero.
La Camera di commercio affronta questa tematica dal punto di vista delle imprese?
Sì, questa è la nostra missione, anche se il problema va oltre la dimensione puramente economica e ci riguarda come società nel suo complesso. La mancanza di personale impedisce alle imprese di pianificare e di accettare nuovi incarichi, il che limita le loro possibilità di crescita e di sviluppo. È importante per le nostre realtà imprenditoriali rimanere competitive in futuro.
Quali sono le misure da adottare?
Ad alimentare il mercato del lavoro non è più l’offerta ma la domanda. Cerchiamo di sensibilizzare le imprese affinché investano maggiore tempo ed energie nel preservare il personale valido già in forza e reclutino nuovi talenti.
Quindi fondamentalmente si tratta di cercare il contatto con i collaboratori e le collaboratrici?
Vogliamo sensibilizzare le aziende sull’importanza di adottare una prospettiva innovativa nei confronti dei propri dipendenti, che includa maggiore riconoscimento, attenzione e stima. In particolare, i giovani desiderano essere coinvolti attivamente e contribuire alla crescita dell’azienda. Un reclutamento efficace implica una ricerca attiva di nuovi talenti, oltre che disporre di tool intuitivi per le candidature e una risposta tempestiva alle stesse.
In che misura la nuova piattaforma contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo?
Sul portale “Work in Alto Adige” sono reperibili le informazioni fondamentali relative alla fase di ambientamento iniziale, all’occupazione e in generale alla vita in Alto Adige. Tutto ciò fa capo a un Welcome Service il cui obiettivo è supportare le persone che arrivano o tornano in Alto Adige per motivi di lavoro. Inoltre, vengono condivise informazioni esaurienti su diversi temi, tra cui soggiorno, arrivo in Alto Adige, mobilità, assistenza sanitaria, alloggi, assistenza all’infanzia eccetera.
Mostrare più riconoscimento è importante, ma quali altre iniziative possono intraprendere i datori di lavoro per attirare nuovi talenti?
Molti studenti altoatesini ci hanno riferito che vorrebbero tornare per nostalgia e per stare vicino alla propria famiglia. Tuttavia, esprimono anche la volontà di poter vivere in modo indipendente e, in confronto all’estero, lamentano una bassa remunerazione iniziale a fronte dell’elevato costo della vita in Alto Adige. Inoltre, si pone anche la questione dell’inserimento completo nella comunità altoatesina: spesso le persone che immigrano tendono a restare per pochi anni in quanto non si creano le condizioni che permettono loro di integrarsi completamente nella società.
Alla piattaforma online