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Attività commerciali ingannevoli
Ha, recentemente, modificato la Sua iscrizione presso la Camera di commercio, o fatto cambiamenti in altre banche dati pubblicamente accessibili, scelto un nuovo operatore telefonico o internet e ora riceve spesso fatture o altre richieste di pagamento? Allora potrebbe trovarsi di fronte a pratiche commerciali scorrette o ingannevoli.
Se imprese promuovono, vendono o forniscono prodotti, devono informare adeguatamente in modo che le persone possano decidere l’acquisto in maniera consapevole. Devono fornire tutte le informazioni in "modo chiaro e comprensibile" e in un "linguaggio semplice". Se un'azienda non fornisce queste informazioni, le sue pratiche possono essere considerate sleali o ingannevoli.
Spesso accade che le persone vengano indotte a credere che la prestazione proposta sia necessaria e che, quindi, ci sia l’obbligo a sottoscrivere eventuali documenti o prestampati. Faccia attenzione! Legga le clausole scritte in piccolo.
I dati delle imprese vittime di queste pratiche (indirizzo, nome del proprietario/della proprietaria, codice fiscale, descrizione dell’attività ecc.) vengono di solito estrapolati dai siti internet delle stesse, ma anche da registri pubblici (per esempio elenchi telefonici, Registro delle imprese, cataloghi fieristici). La pratica ingannevole avviene spesso tramite la richiesta di dati sull’impresa per una menzione apparentemente gratuita in elenchi oppure tramite astute stipule di contratti telefonici. Seguono quindi avvisi e solleciti di pagamento, inviati tramite posta. In alcuni casi si arriva anche a fastidiose e insistenti telefonate.
La Camera di commercio consiglia di leggere attentamente l’intero testo di un’eventuale offerta, soprattutto l’eventuale testo stampato in caratteri più piccoli oppure di difficile lettura. In caso di interviste telefoniche è importante esaminare e valutare criticamente le informazioni che l’interlocutore/trice fornisce. In ogni caso Le deve essere fornita una adeguata informazione sulla tutela dei dati personali.
In generale dovrebbero essere esaminati i seguenti aspetti:
- Conosce il/la mittente/Operatore telefonico-operatrice telefonica?
- Conosce il registro, l’elenco o il prodotto in questione?
- È già cliente?
- Conosce l’indirizzo internet, dove sarà pubblicata la Sua iscrizione?
- Esamini attentamente la diffusione e la tiratura del registro/prodotto offerto!
- Moduli prestampati con indirizzi o dati del mittente lacunosi, oppure sottoscrizioni troppo generiche sono un segnale d’allarme.
- Verifichi attentamente se l’informativa sul trattamento dei dati Le viene fornita come previsto dalla normativa italiana e europea in materia di tutela dei dati e se Le vengono indicati i suoi diritti.
- Faccia attenzione prima di rispondere “sì” a una domanda formulata al telefono; si faccia eventualmente inviare l’offerta via mail e la valuti attentamente.
Se comunque avesse sottoscritto erroneamente un documento o accettato involontariamente un’offerta telefonica, potrà trovare qui alcuni consigli e suggerimenti pratici.
Per maggiori informazioni
- Direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e che modifica la direttiva 84/450/CEE del Consiglio e le direttive 97/7/CE, 98/27/CE e 2002/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio («direttiva sulle pratiche commerciali sleali»)