Trasformazione digitale - fase 1

La digitalizzazione sta cambiando il mercato e le aziende a una velocità sempre maggiore. Molte imprese hanno capito che la questione non si può risolvere solo installando un software o aprendo una pagina per il commercio elettronico.

A causa della continua innovazione tecnologica, la digitalizzazione è un processo continuo e inesauribile. Ma un’azienda come e dove dovrebbe cominciare a digitalizzarsi? La risposta a questa domanda dipende dalla sua situazione di partenza. In genere, per prima cosa le aziende dovrebbero ottimizzare i settori aziendali esistenti per assicurare i flussi di entrate attuali.

Solo in un secondo momento si dovrebbe provare a conquistare nuovi mercati con nuove offerte digitali. L’eccellenza operativa nei settori aziendali esistenti prevede processi ottimizzati e un’infrastruttura IT con le seguenti caratteristiche:

• gestione delle transazioni end to end senza interruzioni (senza discontinuità di media)
• un pool di dati unico (unica fonte di verità)
• automatizzazione dei processi aziendali già ottimizzati

Di rado si trovano processi aziendali ottimizzati in tutta l’impresa e un’infrastruttura informatica con tutte queste caratteristiche perché molte organizzazioni sono ancora suddivise in reparti funzionali. All’interno di questi reparti si possono addirittura trovare dei processi ottimizzati localmente e con sistemi informatici autonomi. Ad esempio, in molti casi il reparto marketing ha il proprio CRM, quello della contabilità ha il proprio sistema di contabilità finanziaria, l’ufficio del personale quello per la gestione delle paghe, o la produzione ha un MRP separato. Ciò che manca è l’adeguata integrazione di questi sistemi; di conseguenza, i dati devono essere trasferiti manualmente da un sistema all’altro, da un reparto a quello successivo. In questa situazione si dovrebbe iniziare da un’analisi a livello aziendale dei processi di supporto e di gestione, e di quelli centrali. Questi ultimi hanno un’importanza cruciale, in quanto in essi risiede la vera creazione del valore aggiunto dell’impresa.

Per quanto riguarda il grado di standardizzazione e di integrazione dei processi centrali, si deve tener conto del settore specifico dell’azienda. Un’alta standardizzazione e integrazione permettono di uniformare i settori dell’azienda con un pool di dati unico e processi comuni. Invece, i settori aziendali indipendenti, con un proprio portafoglio clienti e procedure specifiche, permettono soltanto un grado ridotto di standardizzazione e integrazione. Solo dopo aver ottimizzato i processi centrali si dovrebbe scegliere e implementare un adeguato supporto informatico. Il mancato rispetto di questa sequenza (prima ottimizzare, poi installare) è la principale causa di molti errori che si verificano con l’introduzione di sistemi ERP/CRM/MRP.

Poiché al centro dell’ottimizzazione dei processi c’è il lavoro dei dipendenti, non si tratta soltanto di un progetto informatico, bensì di un progetto di sviluppo dell’organizzazione. Come tale, non dovrebbe essere affidato soltanto al reparto IT. A tal proposito, la direzione aziendale ha compiti centrali:

• creare consapevolezza della necessità di un progetto di cambiamento
• incoraggiare i dipendenti a provare qualcosa di nuovo
• accelerare attivamente l’adattamento dell’organizzazione in tutta l’azienda

Ogni iniziativa di digitalizzazione è un processo di cambiamento al cui centro dovrebbero esserci le persone, non la tecnologia. E ogni processo di cambiamento comporta nella maggior parte dei casi un cambio di mentalità. In quanto tale, richiede sempre molto tempo e risorse finanziarie. Ma l’ottimizzazione dei processi nei settori aziendali attuali è un primo passo necessario ad assicurare il fatturato corrente. Così le risorse liberate potranno essere impiegate per espandere i settori aziendali.

Sulla persona

Alexander Kiesswetter è esperto di sviluppo organizzativo.

Fase 2

• Conquistare nuovi mercati grazie ai benefici derivanti dall’innovazione