Barometro dell’economia: nell’edilizia clima di fiducia modesto ma in ripresa
Data:
Mercoledì, 06 Maggio 2015
Ora:
L’edizione primaverile del barometro dell’economia dell’IRE vede il clima di fiducia nell’edilizia altoatesina ancora su livelli modesti. Si nota, tuttavia, un netto miglioramento rispetto alla precedente indagine congiunturale effettuata lo scorso autunno. Il 65 percento delle imprese prevede una redditività soddisfacente nel 2015.
L’edilizia è tra i settori che hanno risentito maggiormente della crisi economica. Tra il 2010 e il 2013 le concessioni edilizie sono calate di un terzo in termini di cubatura e i dati provvisori disponibili per il 2014 non evidenziano miglioramenti significativi. Anche l’occupazione è andata diminuendo: a marzo 2015 i lavoratori dipendenti nel settore edile erano circa 14.000, ovvero l’11 percento in meno rispetto a cinque anni fa.
Di conseguenza, anche il clima di fiducia è assai modesto. Per quest’anno gli imprenditori e le imprenditrici non prevedono un aumento del fatturato e dei prezzi di vendita, anche a causa della forte concorrenza. Pure l’accesso al credito e i ritardi dei clienti nei pagamenti restano un problema. Si percepisce, però, un netto miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni congiunturali: lo scorso autunno solo il 55 percento delle imprese prevedeva di poter conseguire una redditività soddisfacente nel 2015, mentre ora tale quota è aumentata al 65 percento.
Persistono differenze rilevanti tra i vari comparti dell’edilizia. Nel settore dell’impiantistica e dei lavori di completamento degli edifici (carpentieri, lattonieri, elettricisti, idraulici, piastrellisti, ecc.) vi è maggiore ottimismo e oltre due terzi delle imprese prevedono una redditività positiva nel 2015. Il clima di fiducia è invece peggiore nel comparto della costruzione di edifici e in quello delle infrastrutture e dei lavori di ingegneria civile.
Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, è fiducioso: “L’anno in corso fa presagire una ripresa economica, di cui a lungo termine dovrebbe beneficiare anche l’edilizia. È però importante che gli investimenti pubblici restino quanto più possibile nell’economia locale. Affinché ciò avvenga, la nuova legge provinciale sugli appalti pubblici dovrà sfruttare al massimo i margini a disposizione.”
Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Georg Lun, tel. 0471 945 708, e-mail: georg.lun@camcom.bz.it e Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it.
Seguono le prese di posizione dei rappresentanti delle associazioni di categoria:
Thomas Ausserhofer, Presidente Collegio dei Costruttori Edili
“Ormai il settore edile sta, fortunatamente, dando i primi segnali di ripresa. Purtroppo la redditività del comparto è inficiata da un numero eccessivo di imprese presenti sul mercato. Dalla nuova legge provinciale sugli appalti pubblici ci aspettiamo una sensibile riduzione della burocrazia e l’applicazione reale e concreta delle gare di qualità. Solo andando in questa direzione potranno concretizzarsi degli effettivi vantaggi sia per i committenti, sia per gli utenti finali dell’opera edile.”
Markus Bernard, Presidente gruppo provinciale edilizia APA
“Costruire deve tornare a essere più semplice. A causa dell’enorme carico burocratico e dell’incertezza normativa i cittadini hanno paura a mettere in pratica i propri progetti edili. Stiamo soffocando sotto l’insensato carico di restrizioni normative e burocratiche. Per questo abbiamo bisogno di rappresentanti politici capaci di assumersi responsabilità e di prendere decisioni, nonché di funzionari che tali decisioni riescano ad applicarle.”
Emilio Corea, Presidente di CNA Costruzioni
“Siamo sicuramente soddisfatti per i lievi progressi, ma è una valutazione che non riguarda al momento i maggiori centri dell'Alto Adige, dove i ritardi nei programmi e nei finanziamenti delle ristrutturazioni e dei risanamenti degli edifici pubblici e privati sono ancora la causa più evidente dello stallo del settore.”