Melissa Fischer
Melissa Fischer ha spesso rotto gli schemi per ripartire da capo, non conosce la paura per il nuovo. La 45enne, che parla quattro lingue, da 13 anni dirige il dipartimento di marketing e del personale di un’impresa di leasing leader a Bolzano. Da libera professionista è attiva anche come trainer nella comunicazione e coach.
Nella Sua attività da libera professionista insegna ai dirigenti. Cosa è necessario per diventarlo?
Melissa Fischer: Essere dirigente richiede un pensiero sistemico e coerente. È necessaria autenticità. Quando i superiori elogiano o ringraziano deve essere un elogio o ringraziamento vero. I collaboratori e le collaboratrici vogliono sentirsi parte della loro azienda. Hanno bisogno di persone di riferimento dirette e di informazioni chiare, mentre i nuovi arrivati e le nuove arrivate devono essere seguiti bene.
Perché c’è una carenza di dirigenti donne?
È possibile che manchino ancora abbastanza donne che hanno fiducia in se stesse e non hanno paura di esporsi al confronto. Quando si ricopre una posizione dirigenziale bisogna anche resistere all’aria rarefatta, non va sempre tutto liscio. Le donne diventano inoltre madri e all’interno della famiglia si occupano di più della cura dei figli. Non tutte riescono a conciliare carriera e figli. Nelle aziende si preferiscono dirigenti con un posto di lavoro a tempo pieno.
Come possono le giovani donne diventare dirigenti?
Conosco giovani donne che sono veramente coraggiose, che si assumono i rischi, dicono ciò che pensano, sono competenti e ambiziose. La domanda è come troveranno un equilibrio quando diventeranno madri e se verranno sostenute. Fino a quel punto le donne sono ben accettate come dirigenti, poi la questione può diventare difficile.
In cosa c’è margine di miglioramento per le donne?
Nella consapevolezza. Le donne spesso sono ansiose, si mostrano scoraggiate e imploranti. Non siamo cattive madri se mandiamo i figli all’asilo. Abbiamo bisogno di posti di assistenza ai figli e di sussidi per l’assistenza. In Alto Adige la paternità viene ancora troppo spesso derisa. Abbiamo bisogno di datori di lavoro flessibili, che sostengano le necessità delle madri e dei padri. Funziona già così da lungo tempo ad esempio in Svezia, il Paese dove è nata mia madre.
Di cos’hanno bisogno quindi le donne?
Per essere dirigenti c’è bisogno di competenze e queste competenze le hanno le donne così come gli uomini. La mia percezione è che purtroppo poche donne si candidino per ricoprire posizioni dirigenziali. Le donne necessitano di una rete di sostegno. Oggi più donne rispetto agli uomini studiano all’università e spesso le donne che lavorano part time riescono a concludere più di altre persone che lavorano a tempo pieno. Tuttavia, le donne chiedono più raramente un aumento di stipendio. Le donne dovrebbero imparare a chiedere, a considerare le cose da un punto di vista concettuale di principio e non prendendola sul personale.
Che cosa è importante per Lei per poter proseguire la Sua attività come coach?
Per me è essenziale continuare a scambiare idee ed esperienze, a sviluppare le mie conoscenze ed avere io stessa altri coach. Noi formatori non dobbiamo sapere tutto. I dogmi come “questo non riesco a farlo” non ci portano da nessuna parte. Impariamo insieme e dai nostri clienti, cosa che ci permette anche di migliorare nel nostro ruolo.
Com’è cambiata la Sua vita a causa della pandemia?
Dato che sono una madre lavoratrice ho affrontato alcune sfide, così come tante altre donne in questo periodo. Purtroppo la pandemia ha confermato che la politica e l’amministrazione hanno ancora molta strada da fare per sostenere al meglio le necessità delle imprenditrici e delle famiglie, anche per quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Vi è la necessità di aiuti finanziari e di offerte di assistenza ai figli.
Sulla persona
Melissa Fischer è nata nel 1975 in Thailandia, dove suo padre, austriaco, lavorava in un gruppo industriale farmaceutico. Sua madre è svedese. Dai quattro ai sette anni, Melissa Fischer ha frequentato la scuola elementare a Londra, poi ha vissuto con i suoi genitori per dieci anni a Lisbona, dove ha conseguito la maturità. Ha studiato all’Università di Innsbruck e ha concluso gli studi in turismo. Poi ha lavorato per due anni nella gestione del Centro Congressi di Basilea. L’amore l’ha portata in Alto Adige dove vive da 22 anni. Ha seguito una formazione per diventare trainer di PNL. Melissa Fischer parla portoghese, tedesco, inglese e italiano, le piace rilassarsi con dei momenti wellness, apprezza lo scambio di idee con gli altri e il circuit training. Ha un fratello maggiore e uno minore ed è madre di un bambino di sette anni.