Camera d commercio di Bolzano
Barometro dell’economia - Commercio

Barometro dell’economia - Commercio

Clima di fiducia eterogeneo

Data: 
Mercoledì, 26 Novembre 2025
Ora: 

Quest’anno le imprese del commercio al dettaglio hanno dovuto fare i conti con fatturati stagnanti e talvolta in calo, ma la redditività è risultata soddisfacente in quasi nove casi su dieci, in parte grazie all’aumento dei prezzi di vendita. Un miglior clima di fiducia si riscontra nel commercio all’ingrosso, che valuta positivamente la redditività conseguita nel 2025 ed esprime ottimismo anche per l’esercizio 2026. Ciò emerge dalla rilevazione autunnale del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. 

Il clima di fiducia nel commercio all’ingrosso altoatesino rimane decisamente positivo, con la redditività conseguita nel 2025 che viene giudicata buona da quattro imprese su dieci e comunque almeno soddisfacente da oltre nove su dieci. La dinamica dei fatturati si conferma in leggera crescita e anche gli investimenti sono in aumento, soprattutto quelli in autoveicoli. Nel 2026 la crescita del giro d’affari dovrebbe ulteriormente accelerare, in particolare sul mercato locale altoatesino e su quello italiano. Quasi tutti i grossisti prevedono un risultato d’esercizio soddisfacente, molti addirittura buono. L’ottimismo prevale nettamente nei comparti del commercio di materiali edili e di articoli di arredamento e per la casa, nonché nella branca dei generi alimentari e in quella dei macchinari e delle apparecchiature. Il clima di fiducia è invece modesto tra gli agenti e rappresentanti, che in oltre un terzo dei casi prefigurano un calo del giro d’affari e una redditività insoddisfacente.

Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia varia maggiormente tra le singole branche. I gestori di supermercati, minimercati e grandi magazzini si dichiarano generalmente soddisfatti dell’esercizio 2025 e segnalano una crescita del giro d’affari, che dovrebbe ulteriormente rafforzarsi nei prossimi mesi. Dopo un 2025 in chiaroscuro, anche i dettaglianti del settore alimentare guardano con ottimismo al 2026, prevedendo una robusta ripresa dei volumi di vendita. Al contrario, nel commercio ambulante le imprese lamentano un diffuso calo dei fatturati, che dovrebbe protrarsi anche nel 2026, e una redditività insoddisfacente in oltre un quarto dei casi.

Redditività nel commercio al dettaglio

Il settore del commercio e della riparazione di veicoli conferma per quest’anno una contrazione dei fatturati e degli investimenti, in particolare tra le imprese di maggiori dimensioni. La redditività risulta comunque soddisfacente per quasi il 90 percento delle aziende, anche grazie all’aumento dei prezzi di vendita che ha permesso di far fronte all’incremento dei costi. Le imprese non attendono un significativo cambiamento della situazione nei prossimi mesi.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, ricorda l’importanza di tutelare i commercianti locali di fronte alle grandi piattaforme online: “Gli ultimi mesi dell’anno sono di fondamentale importanza per il commercio al dettaglio. È importante continuare a sostenere i negozianti e il commercio di vicinato e fare in modo che non vengano penalizzati dalla concorrenza sleale delle grandi piattaforme online di Paesi extraeuropei, per preservare la vitalità dei nostri centri abitati.”

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria:

Elena Messina Bonaldi, Presidente Confesercenti Alto Adige Südtirol
“Gli agenti di commercio cominciano a soffrire l’impatto delle vendite digitali, che spingono le grandi aziende a razionalizzare la rete di vendita. Lo stato di sofferenza delle aziende frequentatrici dei mercati rionali e dei piccoli centri è un ulteriore segnale della diminuzione dei consumi da parte delle famiglie sudtirolesi in un territorio dall’altissimo costo della vita, che si riflette anche sulle prospettive delle aziende del commercio su area pubblica.”

Philipp Moser, Presidente dell’Unione hds
“Il Barometro dell’economia mostra che, mentre il commercio all’ingrosso cresce, alcuni comparti del commercio al dettaglio devono fare i conti con fatturati stagnanti e con la pressione del commercio online, soprattutto dall’Estremo Oriente. Ora servono chiari interventi politici di alleggerimento e sostegno, nonché scelte d’acquisto consapevoli, affinché il nostro commercio locale e i nostri centri abitati abbiano un futuro.”

Contatto

IRE - Istituto di ricerca economica

0471 945 708