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Il regiograno dell’Alto Adige
Il grano locale è diventato una nicchia di mercato per gli agricoltori e i panificatori altoatesini.
Segale, farro e orzo dall’Alto Adige: questo è il regiograno locale che da ormai dieci anni viene coltivato di più sul nostro territorio.
Tra il 2010 e il 2014 il Fondo sociale europeo (FSE) ha finanziato un progetto che aveva come missione quella di ampliare la coltivazione dei cereali in Alto Adige. Dopo che il progetto è scaduto nel 2013 l’iniziativa è stata proseguita da IDM Alto Adige, che l’ha coordinata e supportata.
Il progetto prosegue ancora oggi completando una nicchia importante dell’agricoltura altoatesina e conta attualmente 56 agricoltori e agricoltrici, un mulino e 19 panifici altoatesini. Per gli agricoltori e le agricoltrici che coltivano cereali regionali questa rappresenta una fonte di reddito alternativa.
Grazie al progetto regiograno in Alto Adige si coltivano di nuovo cereali locali, di cui i due terzi con coltivazione biologica, per circa 93 ettari di terreno in Val Pusteria, Valle Anterselva, Valle Isarco, Val Venosta e sul Monzoccolo. La gran parte del regiograno è rappresentata dalla segale con 64,5 ettari di terreno, mentre il farro viene coltivato su 28,5 ettari e poi a seguire l’orzo.
Il regiograno viene pulito, macinato e confezionato al Molino Merano. Attualmente sono 19 i panificatori che lavorano la farina di regiograno e producono le più svariate specialità di pane e prodotti da forno con il marchio di qualità Alto Adige, come ad esempio il pane nero tipico della Val Venosta (Vinschgerlen) oppure il pane di segale croccante (Schüttelbrot). Vendono questi prodotti nei loro negozi e talvolta i consumatori e le consumatrici finali possono anche acquistare la farina venduta in piccole confezioni. Inoltre, si può trovare il regiograno in alcuni negozi specializzati nonché nel Farinarium e sullo shop online del Molino Merano.