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L’artigianato in Alto Adige
Con ben 13.700 imprese e circa 45.600 addetti, l’artigianato altoatesino costituisce un pilastro fondamentale dell’ economia altoatesina. L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio ha intervistato 1.906 imprese artigiane di tutte le categorie professionali per esaminare i fattori di successo e le sfide del settore.
Oltre un terzo delle imprese produttive e circa un quinto di tutti gli occupati dell’economia dell’Alto Adige fanno capo al settore dell’artigianato, il quale è molto vario, dal momento che include 406 professioni esercitate attivamente. Tuttavia, per quanto riguarda le professioni, ci sono molte attività che vengono esercitate solo da poche imprese, in 117 casi addirittura da un’unica impresa. Con una media di 3,3 addetti per impresa, l’artigianato altoatesino è caratterizzato da aziende più piccole rispetto alle altre imprese produttive in Alto Adige. Circa la metà degli artigiani e delle artigiane sono imprese individuali. Con una media di 17,7 occupati per impresa sono le panetterie le aziende artigiane di gran lunga più grandi, seguite dalle macellerie con 10,2 occupati per impresa.
Le donne nell’artigianato
Circa un imprenditore (proprietario o socio) su cinque nell’artigianato altoatesino è donna. Il numero di donne è particolarmente elevato nell’ambito professionale dei servizi (40,5 percento), con picchi nei mestieri di estetista e massaggiatrice estetica nonché parrucchiera. Molte imprenditrici sono attive anche nel settore della gastronomia. Al contrario, il numero di donne imprenditrici nei settori dell’agricoltura, del commercio e riparazione di veicoli e delle costruzioni è alquanto limitato.
Fatturato e valore aggiunto
Nel 2018 l’artigianato altoatesino ha realizzato un fatturato complessivo di oltre 9,5 miliardi di euro e un valore aggiunto di quasi 3,2 miliardi di euro. Come in passato, per tutti i settori artigiani è il mercato locale quello più significativo. Per questo, le aziende artigiane altoatesine, così come dieci anni fa, generano la maggior parte del loro fatturato in Alto Adige (82,0 percento). Il 7,8 percento del fatturato viene generato nel resto d’Italia e il 10,2 percento all’estero. Il gruppo di clientela più importante per gli artigiani e le artigiane sono le altre imprese, a cui seguono le famiglie private e la pubblica amministrazione.
Le sfide digitali
Molti artigiani e artigiane sono ben preparati alle sfide tecnologiche e hanno digitalizzato fortemente i processi di approvvigionamento, di produzione e di commercializzazione e li hanno anche talvolta connessi tra loro. Ad esempio, molte imprese artigiane che lavorano merci fanno ricorso ai sistemi CAD. Un terzo delle aziende che effettuano riparazioni utilizzano sistemi di assistenza per l’analisi degli errori. Per quanto riguarda la commercializzazione, il 56,5 percento delle imprese artigiane può contare su un proprio sito e il 42,9 percento utilizza i social media. Alcune aziende non sono però ancora consapevoli delle possibilità tecnologiche o usano raramente determinate tecnologie moderne o nuovi metodi, ad esempio per la presentazione digitale dei prodotti.
La sfida della carenza di personale qualificato
Il livello di formazione e di motivazione del proprio personale è un fattore di successo di un’impresa. Per due terzi delle imprese artigiane, e quindi per una quota superiore alla media altoatesina, trovare personale qualificato è attualmente una delle maggiori sfide e temono avranno problemi in futuro. Nel 2018, anche a causa delle limitazioni burocratiche, un’azienda artigiana su dieci (12,7 percento) ha offerto un apprendistato. Il numero più alto di apprendistati si trova nel settore del commercio e della riparazione di veicoli, nel settore manifatturiero e nel turismo.
Lo studio IRE “L’artigianato in Alto Adige: tra tradizione e digitalizzazione – sviluppo, struttura e sfide” è disponibile in forma cartacea pre sso la Camera di commercio di Bolzano e può essere scaricato dal sito.