Camera d commercio di Bolzano

Barometro dell’economia: cooperative agricole fiduciose nonostante un quadro difficile

Data: 
Giovedì, 04 Agosto 2016
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Per l’agricoltura altoatesina le condizioni di mercato permangono difficili. Ciononostante, il clima di fiducia è migliorato rispetto all’anno scorso, come evidenzia il barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Il 90 percento delle cooperative ritiene che nel 2016 sarà possibile erogare agli agricoltori prezzi alla produzione soddisfacenti.

Il 2015 è stato un anno piuttosto difficile per le cooperative agricole altoatesine, tanto che solamente tre quarti di esse hanno potuto erogare agli agricoltori compensi soddisfacenti. Quest’anno si prevede però un incremento dei fatturati e i prezzi alla produzione dovrebbero essere soddisfacenti nel 90 percento dei casi.
Esistono tuttavia significative differenze tra i vari comparti dell’agricoltura. Per quanto riguarda la frutticoltura, in Alto Adige nel 2015 sono stati raccolti circa 1,13 milioni di tonnellate di mele, ossia il sei percento in meno rispetto all’anno precedente. Le condizioni di mercato sono però leggermente migliorate, poiché il calo della produzione ha interessato anche gli altri produttori europei. Nel primo trimestre 2016 le esportazioni di mele sono cresciute del 2,5 percento rispetto allo scorso anno e anche i prezzi della varietà più venduta, la “Golden Delicious”, sono stati superiori di circa il quattro percento. Ciò non sarà sufficiente a garantire ai produttori prezzi “buoni”, ma quasi tutte le cooperative frutticole contano di poter erogare loro compensi quantomeno “soddisfacenti”.
Anche il settore lattiero-caseario sta affrontando una difficile situazione di mercato. Il calo dei consumi, il blocco russo alle importazioni, la debolezza del commercio internazionale, la crescente pressione sui prezzi nella grande distribuzione alimentare e soprattutto l’abolizione delle quote latte hanno portato in tutta Europa a una forte riduzione dei prezzi. In Alto Adige gli operatori del settore restano tuttavia abbastanza fiduciosi, in quanto gran parte del latte prodotto viene trasformato in derivati e commercializzato direttamente dalle latterie sociali, incrementandone il valore aggiunto. Inoltre la riconosciuta qualità dei prodotti altoatesini aiuta a sostenere i prezzi di vendita e quest’anno si prevede un aumento dei fatturati, soprattutto all’estero. L’88 percento delle latterie sociali ritiene pertanto che anche nel 2016 sarà possibile erogare agli allevatori prezzi soddisfacenti per il latte conferito.
Il maggiore ottimismo si registra nel comparto vitivinicolo, dove tutte le cantine prevedono di poter liquidare ai produttori prezzi “soddisfacenti” e in molti casi addirittura “buoni”. Questo grazie alla favorevole vendemmia del 2015, che con oltre 46.000 tonnellate di uva raccolta è stata relativamente abbondante e di ottima qualità. Per quest’anno si prevede un aumento dei fatturati in Italia e all’estero, anche grazie all’incremento dei prezzi di vendita dei vini altoatesini.
Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, sottolinea l’importanza del mercato provinciale per i prodotti agricoli: “I prodotti di qualità dell’Alto Adige sono apprezzati dai consumatori di tutto il mondo, ma anche il mercato locale serba ancora molte potenzialità. Queste andrebbero sfruttate al massimo, attraverso adeguate azioni di marketing.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Georg Lun, tel. 0471 945 708, e-mail: georg.lun@camcom.bz.it e Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it.

Segue la presa di posizione del rappresentante dell’associazione di categoria

Leo Tiefenthaler, Presidente dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi

“Il buon clima di fiducia delle cooperative agricole ci soddisfa. Esso dimostra come i produttori agricoli abbiano svolto bene il loro compito e garantiscano un’elevata qualità. Ma il nostro apprezzamento va anche ai responsabili delle cooperative stesse, che hanno prontamente reagito puntando su nuovi mercati, prodotti innovativi e un marketing mirato.”