Signor Achammer, quali obiettivi politici si è posto per il periodo legislativo in corso?

Mi è stata assegnata la gestione di un dipartimento molto ampio, con obiettivi variegati da raggiungere. Tuttavia, vorrei sottolineare due aspetti per me rilevanti: prima di tutto intendiamo posizionare l’Alto Adige come polo tecnologico e scientifico all’avanguardia, e a tal fine investiremo in modo mirato nell’innovazione e nella ricerca. In secondo luogo, ci stiamo impegnando a fondo per rendere più efficiente la gestione delle tempistiche scolastiche nelle scuole materne, elementari e medie. Così facendo, puntiamo a favorire l’apprendimento di bambini e ragazzi, garantendo alle famiglie stabilità e possibilità di pianificazione.

Come può essere rafforzata la localizzazione economica dell‘Alto Adige?

Fondamentalmente, contiamo sulla spinta economica. È compito delle autorità pubbliche garantire le migliori condizioni quadro possibili. Tuttavia, in Alto Adige ci sono 50.000 imprese con meno di dieci dipendenti. Esse rappresentano oltre il 90 percento delle nostre aziende e meritano quindi un’attenzione particolare. Sono il pilastro della nostra economia e rivestono una grande importanza sociale. La missione della politica è preparare queste piccole imprese ad affrontare il futuro. Per questo motivo forniremo loro un maggiore sostegno in termini di digitalizzazione e innovazione.

Come si possono promuovere l‘innovazione e la ricerca nelle aziende altoatesine?

Nuovi servizi e prodotti possono migliorare la vita dei potenziali clienti e contribuire a mantenere le nostre imprese competitive nel medio e lungo termine. La Provincia autonoma di Bolzano offre supporto nell’individuare le competenze necessarie per realizzare i progetti, avvalendosi di diverse strutture, tra cui il NOI-Techpark. Inoltre, quest’anno sono state introdotte facilitazioni finanziarie per i progetti di sviluppo sperimentale, misure che prevedono investimenti autorizzati per un importo fino a 50.000 euro.