
Barometro dell’economia - Commercio
Tra le imprese altoatesine del commercio all’ingrosso vi è ottimismo: quasi tutte hanno conseguito una redditività quantomeno soddisfacente nel 2024 e guardano con fiducia al 2025. Le valutazioni sull’esercizio 2024 e le attese per l’anno in corso sono generalmente positive anche nel commercio al dettaglio, pur variando sensibilmente tra le singole branche. Ciò emerge dalla rilevazione primaverile del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.
Nonostante il ristagno dei volumi di vendita, il clima di fiducia nel commercio all’ingrosso altoatesino rimane generalmente positivo, con oltre nove imprese su dieci che si dichiarano soddisfatte della redditività conseguita nel 2024. Anche le attese per l’anno in corso sono buone: le imprese prevedono una ripresa dei fatturati e un risultato d’esercizio quasi sempre soddisfacente e spesso davvero buono. L’ottimismo prevale nettamente tra i grossisti di materiali edili, di elettrodomestici ed elettronica, nonché nella branca dei macchinari e delle apparecchiature. Il clima di fiducia è invece modesto tra gli agenti commerciali e rappresentanti, che prefigurano un calo del giro d’affari e una redditività insoddisfacente in oltre un quarto dei casi.
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia varia molto tra le singole branche. A valutare positivamente la redditività conseguita nel 2024 sono soprattutto i negozianti di alimentari e bevande e i gestori di supermercati, minimercati e grandi magazzini. Questi esercizi segnalano una crescita del giro d’affari nello scorso anno, che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Le valutazioni più modeste sull’esercizio 2024 si osservano invece nel commercio ambulante e nel comparto dei prodotti cosmetici e farmaceutici. Nel 2025 la crescita dei fatturati nel commercio al dettaglio sarà supportata dall’aumento dei prezzi di vendita, necessario a compensare la decisa crescita dei costi. Complessivamente, il 90 percento degli esercenti confida in una redditività quantomeno soddisfacente.
Il settore del commercio e della riparazione di veicoli migliora le valutazioni sull’esercizio 2024 rispetto alla precedente rilevazione autunnale, ma al contempo rivede al ribasso le prospettive per l’anno in corso. In particolare, le imprese prevedono una contrazione dei fatturati, nonostante il nuovo aumento dei prezzi di vendita. Le condizioni quadro in cui le imprese si troveranno ad operare continueranno ad essere difficili e sarà necessario ridurre gli investimenti per mantenere adeguati margini di redditività.
Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, commenta: “Alla luce delle tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, la funzione di ponte dell’Alto Adige sull’asse del Brennero acquisisce ancora maggiore importanza. Cooperare per rimuovere tutti gli ostacoli alla libera circolazione delle merci deve diventare una priorità per tutti i Paesi europei.”
Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria:
Elena Messina Bonaldi, Presidente Confesercenti Alto Adige Südtirol
“La caotica situazione determinata dalle dichiarazioni del Presidente americano Trump relativamente all’introduzione di dazi non può che preoccupare le aziende, in maniera particolare quelle con un’alta vocazione all’export. Questo clima di tensione si riflette in tutti i settori e a maggior ragione in quelli che già vivono una situazione di rallentamento degli scambi, come il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante.”
Philipp Moser, Presidente dell’Unione hds
“Nel 2024 sono stati importati in UE tramite piattaforme di commercio elettronico circa 4,6 miliardi di pacchi di merci economiche di valore inferiore a 22 euro, di cui circa il 90 percento dalla Cina. Al contempo, crescono le sfide riguardo a sicurezza dei prodotti, protezione dei consumatori e concorrenza equa. Occorrono misure per una concorrenza equa con i paesi terzi: le continue violazioni delle norme devono cessare e queste piattaforme vanno vietate finché non rispettano le normative europee.”