Camera d commercio di Bolzano
Barometro dell’economia - Primavera 2023

Barometro dell’economia - Primavera 2023

Moderata fiducia per il 2023

Data: 
Lunedì, 20 Marzo 2023
Ora: 

Il calo dei prezzi dell’energia e una dinamica della domanda superiore alle aspettative restituiscono fiducia alle imprese altoatesine. Nell’ambito della rilevazione primaverile del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, nove imprese su dieci valutano positivamente la redditività conseguita nel 2022 e altrettante confidano in un risultato economico soddisfacente nel 2023. Quest’anno si prevede però un indebolimento della congiuntura. L’IRE rivede al rialzo le previsioni di crescita del PIL altoatesino per il 2022 del 4,2 percento mentre per il 2023 dell’1,0 percento.

Economia altoatesina – cresce la fiducia delle imprese

La discesa dei prezzi del gas e dell’energia negli ultimi mesi dello scorso anno, la generale tenuta dei consumi delle famiglie e il buon avvio della stagione turistica invernale hanno indotto un deciso miglioramento del clima di fiducia delle imprese altoatesine. Nel complesso, quasi nove su dieci si dichiarano soddisfatte della redditività conseguita nel 2022. La solidità della domanda è testimoniata dai giudizi positivi relativi alla dinamica dei fatturati, con circa due terzi delle imprese che segnalano una crescita rispetto al 2021. A questo risultato ha contribuito anche l’incremento dei prezzi di vendita, attuato da quasi tre quarti delle imprese. Secondo le stime di imprenditori e imprenditrici, l’aumento del volume d’affari su base annua è stato del 13,5 percento. Anche la dinamica degli investimenti si è mantenuta positiva, in particolare per macchinari e apparecchiature. Infine, il 2022 è stato un anno di forte ripresa per quanto riguarda il mercato del lavoro, con una media di circa 221.200 occupati dipendenti e il tasso di disoccupazione sceso fino al valore record del 2,3 percento.

Per il 2023, tuttavia, le imprese prevedono un indebolimento della domanda, con incrementi di fatturato modesti sia sul mercato locale altoatesino, sia fuori provincia. Contemporaneamente anche gli investimenti dovrebbero rallentare, a causa del forte aumento dei tassi di interesse. Per contro, la crescita dei costi dovrebbe risultare inferiore rispetto allo scorso anno. Nel complesso, rispetto alla rilevazione dello scorso autunno si può notare come ora le imprese guardino al 2023 con maggiore fiducia: nove su dieci confidano di chiudere l’anno con un risultato economico quantomeno soddisfacente, in un quinto dei casi addirittura buono.

Redditività nell'economia altoatesina

Considerando i diversi settori di attività, vi è ottimismo soprattutto nei servizi e nel comparto turistico, che può contare su un ottimo avvio della stagione invernale. Rispetto alla rilevazione autunnale si riscontra un deciso miglioramento delle aspettative anche nel commercio al dettaglio e nei trasporti. Le prospettive nell’edilizia sono connotate da elevata incertezza, ma nel complesso rimangono positive. 

La crescita dell’economia italiana ed europea rallenterà nel 2023

Secondo le più recenti stime della Commissione europea, nel 2022 il Prodotto Interno Lordo dell’Eurozona è aumentato del 3,5 percento. La domanda aggregata si è dimostrata più robusta delle previsioni ed è stata sostenuta da politiche fiscali espansive. Nel 2023, tuttavia, la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e gli effetti dell’inasprimento della politica monetaria sugli investimenti indurranno un rallentamento della crescita allo 0,9 percento. 

Il PIL italiano nel 2022 è aumentato del 3,7 percento, più della media europea. Anche in questo caso, le previsioni per il 2023 appaiono però meno ottimistiche e prefigurano una crescita dello 0,8 percento.

Il prodotto interno lordo in Alto Adige 

L’IRE rivede al 4,2 percento la propria stima di crescita del PIL altoatesino nel 2022. Per il 2023, in considerazione della diminuzione delle tensioni sul mercato dell’energia e del marcato miglioramento del clima di fiducia di imprese e consumatori, si prevede un incremento del Prodotto Interno Lordo provinciale pari all’1,0 percento.

Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, sottolinea l’importanza di continuare a sostenere gli investimenti: “Il marcato aumento dei tassi di interesse impone di riconsiderare l’utilizzo dei fondi di rotazione, attraverso i quali le imprese potrebbero finanziare gli investimenti a costi più accessibili. Stimolare gli investimenti, infatti, non solo accresce la domanda, ma permette di incrementare la produttività e la competitività.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

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