Camera d commercio di Bolzano
L’indicazione obbligatoria di origine comporta maggiori oneri burocratici

Indicazione obbligatoria di origine

Maggiori oneri burocratici per il settore della ristorazione    

Data: 
Martedì, 31 Gennaio 2023
Ora: 

La Camera di commercio di Bolzano si oppone all’introduzione dell’etichettatura obbligatoria di origine su prodotti alimentari nel settore ricettivo. Ciò comporterebbe un ulteriore aggravio burocratico per le aziende altoatesine attive nel settore della ristorazione.

L’Alto Adige conta numerosi prodotti alimentari locali di alta qualità, importanti per l’intero Paese, che devono essere promossi. Tuttavia, per la Camera di commercio di Bolzano l’obbligo di denominazione d’origine per carne, latte e uova, previsto dal disegno di legge provinciale n. 122/22, rappresenta un fardello burocratico aggiuntivo a discapito delle imprese di ristorazione altoatesine. Poiché l’attuazione del progetto di legge non è stata ponderata in tutto e per tutto, non sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati.

“La questione è molto complessa e non è stata concepita fino in fondo. I canali di approvvigionamento della ristorazione sono diversi e possono variare a seconda della disponibilità. Qualsiasi cambiamento in questo senso comporterebbe ulteriori oneri amministrativi. Inoltre, ci sono anche prodotti che non sono affatto presenti nel menu, come ad esempio in un buffet di antipasti o di dessert”, ha spiegato il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner.

“Disegni di legge di questo tipo, prima dell’emanazione, dovrebbero tenere in considerazione gli operatori economici direttamente interessati”, ha dichiarato Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.

Per questo motivo, i vertici della Camera di commercio hanno inviato una lettera ai gruppi consiliari del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sollecitando un confronto urgente su questa tematica.

In primo luogo, l’etichettatura obbligatoria dovrebbe essere introdotta nelle strutture pubbliche, tra cui anche nelle mense collegate ai servizi pubblici, negli ospedali e nelle scuole che acquistano prodotti dagli stessi fornitori per un lungo periodo di tempo sulla base di appalti pubblici.

La Camera di commercio di Bolzano è convinta che è proprio da qui che si potrebbe partire per promuovere i prodotti alimentari locali. Inoltre, sarebbe auspicabile mettere in atto il principio di chilometro zero, questione che la Camera di commercio di Bolzano sollecita da oltre un decennio. In quest’ottica le gare d’appalto pubbliche assegnerebbero punti aggiuntivi ai prodotti alimentari che si distinguono per tempi di trasporto ridotti.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Camera di commercio di Bolzano, persona di riferimento Alfred Aberer, tel. 0471 945 615, e-mail: alfred.aberer@camcom.bz.it.

Foto da Cindie Hansen su Unsplash

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