Cultura del vino Alto Adige 2024
Recentemente, sono state insignite due strutture ricettive che si sono distinte in modo particolare per il loro impegno nella promozione e nello sviluppo della cultura del vino dell’Alto Adige.
La ventesima edizione del Premio per la cultura del vino Alto Adige quest’anno ha regalato un finale inedito. Come di consueto, l’assegnazione del Premio per la cultura del vino Alto Adige è stata preceduta da una lunga e dettagliata fase di selezione. Prima della valutazione da parte della giuria di esperti, i soci del Consorzio Vini Alto Adige hanno avuto l’opportunità di proporre i nominativi delle strutture ricettive.
I vincitori
Nella categoria riservata ai rifugi, si è registrato un risultato senza precedenti: il rifugio Ütia Bioch in Val Badia, gestito da Markus Valentini, è riuscito a battere la concorrenza per la seconda volta consecutiva, dopo essersi aggiudicato il riconoscimento nel 2020. Il rifugio, situato a poco più di 2.000 metri di quota, è riuscito a convincere la giuria con un vasto assortimento di vini locali, un’impressionante profondità di annate, un ottimale abbinamento dei vini e, non da ultimo, un’esaustiva conoscenza dei vini dell’Alto Adige nonché una consulenza competente e cordiale. A spiccare nella categoria ristoranti quest’anno è stato Castel Steinbock, situato a Villandro e gestito da Elisabeth Rabensteiner. La giuria e i tester hanno apprezzato soprattutto la vasta selezione dei migliori vini dell’Alto Adige, ai quali è assegnato il ruolo di protagonisti assoluti in una carta dei vini ben strutturata. I suggerimenti sull’abbinamento dei vini, dispensati dal sommelier Bastian Winkler e dal suo team preparatissimo, sono accurati e altamente professionali.