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Judith Gögele Schmid
Judith Gögele Schmid porta avanti le cose fino in fondo. Abbiamo parlato con la quarantottenne viticoltrice di Bolzano, convinta sostenitrice della diversità culturale e delle pari opportunità.
Le prime testimonianze del maso Schmid-Oberrautner risalgono al 1363. Oggi la tenuta vinicola è gestita dalla 21ª generazione. Sente il peso della storia?
Judith Gögele Schmid: Cinque anni fa, Florian e io ci siamo chiesti cosa volessimo fare. Era chiaro che il maso adibito a cantina non sarebbe durato a lungo. Abbiamo acquistato un vigneto, costruito tre appartamenti vacanza nel vecchio fienile, allestito una sala di degustazione nell’ex stalla e riprogettato il giardino. Negli inverni 2020 e 2021, la pandemia ha imposto il blocco delle attività a più riprese. Non siamo stati nella condizione di andare avanti a pieno ritmo subito dopo il completamento, ma abbiamo sfruttato il tempo per imparare, migliorare e adattarci man mano che procedevamo.
Come è stato per Lei il passaggio da dipendente a imprenditrice?
Ho investito molte energie in Pensplan, ma anche dopo un decennio e mezzo la situazione pensionistica delle donne non è migliorata molto. Quindi la decisione di prendere le redini del maso e diventare imprenditrice, tutto sommato, è stata semplice. Ho iniziato a lavorare come imprenditrice nel maggio 2019. Insieme a mio marito sono responsabile della cantina e di tutto il resto.
Com’è la Sua quotidianità lavorativa?
Io e Florian svolgiamo la maggior parte del lavoro insieme, ma abbiamo personale in tutti i settori, sia nella vigna che per gli eventi o per gli appartamenti. Ci siamo suddivisi tutti i compiti. Io sono quella precisa e creativa, mentre Florian conquista con il suo fascino, il suo senso pratico e l’impegno che ci mette nel fare le cose. Oltre al lavoro quotidiano, ogni settimana organizziamo una o due degustazioni di vini e visite del giardino.
Che ripercussioni ha avuto questo rispetto al Suo impegno per le donne?
Non sono più in prima linea, nella posizione di attacco per così dire. Anche se sono convinta che siamo in grado di cambiare tante cose in molti ambiti, continuo a investire le mie energie nella cultura e nel sociale nei limiti delle mie possibilità. In futuro, con il senno di poi, vorrei poter dire di aver fatto tutto quello che volevo e che potevo fare.
Cosa augura alle donne? In che misura le supporta?
Ognuna di noi può dare un contributo, anche minimo. Ogni donna dovrebbe conoscere la propria sfera d’azione e seguire le proprie passioni, guardare avanti ed essere meno autocritica. Vorrei che le donne osassero alzarsi e rimanere in piedi, per mostrare la loro grandezza senza se e senza ma. Non dobbiamo essere in competizione, ma favorire una convivenza della diversità, l’una accanto all’altra, ognuna nella sua autenticità.
Cosa augura a se stessa?
Sono stata fortunata. I momenti difficili non sono mancati neanche per me ma ho scoperto la forza di sapermi rialzare. A volte mi auguro di poter prendere la vita con più leggerezza. Riesco a raggiungere i miei traguardi quando mi prendo più tempo per me stessa, quando mi fermo più spesso, faccio una pausa, rifletto, mi diverto. E poi vorrei avere l’umiltà di non dover dimostrare sempre qualcosa a me stessa.
Info
Judith Gögele Schmid è nata nel 1974 a Merano. Prima di cinque figli, è cresciuta in un maso a San Leonardo in Passiria. Ha frequentato l’Istituto tecnico femminile a Merano e ha studiato tedesco, storia e geografia per diventare insegnante, cosa che si è avverata. Dopo aver lavorato nell’Ufficio Formazione professionale della Provincia come impiegata, ha fatto un’esperienza politica presso la rappresentanza di interessi delle lavoratrici in seno al partito popolare dell’Alto Adige (SVP) ed è stata responsabile del marketing di Pensplan dal 2006 al 2019. In qualità di membro della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, si è schierata in prima linea per rafforzarne la posizione. Nel 2017 ha sposato Florian Schmid, proprietario della tenuta vinicola bolzanina Schmid Oberrautner e da maggio 2019 gestisce l’azienda insieme al marito. Judith Gögele Schmid è anche Presidente dell’istituzione teatrale Vereinigte Bühnen Bozen, è membro del Comitato provinciale per le comunicazioni ed è amministratrice di Sudtirolo Alto Adige Informatica Medica (SAIM).