Judith Zanon
Dal 2017 Judith Zanon è Vicedirettrice generale di Prader Bank. Abbiamo parlato della sua occupazione e della gestione dei dipendenti.
Con chi collabora Prader Bank?
Judith Zanon: Prader Bank è una società con licenza bancaria. Collaboriamo con aziende di prestigio, privati facoltosi, organizzazioni e fondazioni. La banca non ha conflitti di interesse, non offre prodotti propri e non dispone di un proprio portfolio predefinito. Offriamo alla nostra clientela consulenze approfondite e indipendenti, in stretta collaborazione con università ed esperti accademici. Ci consideriamo un interlocutore affidabile nell’affrontare le delicate questioni familiari e nel valutare le diverse possibilità di finanziamento.
Quali conoscenze sono necessarie per soddisfare le esigenze della clientela?
Bisogna essere estroversi, interessati per l’altra persona, aperti, avere dedizione in ciò che si fa e chiare aspettative nei propri confronti. Ma è necessario anche avere delle competenze professionali che siano all’altezza degli standard internazionali. Ci occupiamo di finanza, proprietà, opere d’arte e riorganizzazione strategica delle aziende. Abbiamo a che fare con il patrimonio delle persone e quindi con la vita stessa. Tutto ciò implica una componente emotiva e sociologica. Maggiore è la mia familiarità con la clientela, il loro contesto e il loro stile di vita, migliore è la mia capacità di comprenderli e offrire loro consigli mirati. Pertanto, oltre alla competenza tecnica, è essenziale avere una buona comprensione delle persone.
Come gestisce la stima e il riconoscimento?
Ritengo che la stima sia alla base di una vita piena e appagante. Per quanto mi riguarda, so subito quando qualcosa è andato a buon fine. Sono capace di discernere ciò che posso da ciò che non posso fare. Il fondatore della banca Josef Prader e io ci compensiamo bene, anche per quanto riguarda il personale e il mercato. Abbiamo stili diversi, eppure insieme funzioniamo.
Qual è la sua personale idea di leadership?
Nel contesto della Prader Bank abbiamo molta libertà, contempliamo la cultura del dialogo e lavoriamo concentrati sugli obiettivi. Ci interroghiamo costantemente su quale sia il motivo dietro le nostre azioni quotidiane. Ritengo che la trasparenza e l’apertura al cambiamento siano fondamentali. L’evoluzione non è lineare. Ogni dipendente ha un proprio modo di elaborare le mansioni. Per me però è importante che ciò avvenga nell’ambito di un contesto ben definito. In quanto banca, siamo soggetti alle rigide regole delle autorità di vigilanza. Ci tengo a imparare dagli errori, a coinvolgere i dipendenti e a condividere le responsabilità. Tutti possono essere coinvolti, ma sono anche tenuti a dare il meglio di sé. Celebriamo i nostri traguardi insieme, pianificando escursioni, viaggi di formazione, festeggiando lauree e compleanni a cifre tonde.
Breve biografia
Judith Zanon inizialmente voleva intraprendere la carriera giornalistica. Poi, durante gli studi, ha accettato una posizione aperta come sostituzione di maternità presso l’Azienda di soggiorno di Merano. In questo modo è entrata in contatto con la Cassa Raiffeisen di Merano, diventando una sua dipendente e lavorando nel reparto di gestione bancaria. Nel 2003, Josef Prader ha coinvolto Judith Zanon in una ristretta squadra di progetto con l’obiettivo di fondare la prima banca privata indipendente della regione. In seguito alla costituzione della Prader Bank, a Judith Zanon è stata assegnata la gestione della governance, dell’amministrazione e dell’organizzazione. Negli anni successivi è stata responsabile del reparto servizi della banca, per poi passare a un’area più impegnativa: quella del mercato. Dal 2017 Judith Zanon è Vicedirettrice generale di Prader Bank.