ewo
Già da anni il produttore di sistemi di illuminazione ewo punta sulla digitalizzazione. Per l‘amministratore delegato Hannes Wohlgemuth il cambiamento digitale offre enormi potenzialità. Ciò nonostante il fattore umano rimane indispensabile.
ewo è passata al LED molto prima che i diodi luminosi diventassero di moda. Come mai?
Hannes Wohlgemuth: Stiamo affrontando da tempo tematiche completamente nuove. I miei genitori hanno approfondito il tema della regolazione della luce, per passare poi alla luce a LED e alle opportunità offerte dall’elettronica. Oggi è la digitalizzazione ad avere priorità assoluta nell’ agenda dell’impresa.
Lei tende verso l’industria 4.0 o l’artigianato 4.0?
Noi preferiamo il termine manifattura 4.0. Non siamo un’industria, non produciamo in serie e neanche prodotti di massa. Una manifattura realizza soluzioni su misura per il cliente. Anche grazie alla digitalizzazione.
Può farci un esempio?
Abbiamo sviluppato un configuratore online che permette di combinare varie diffusioni di luce per ogni sistema di illuminazione e più diffusioni di luce nella stessa lampada. Si tratta di un sistema sviluppato direttamente da noi.
Quale potrebbe essere il prossimo passo?
Metaforicamente parlando azioniamo la catena di montaggio ancora a mano. Il processo digitalizzato e automatizzato viene predisposto manualmente. Ci sono ancora margini di ottimizzazione, ad esempio con l’impiego di robot per i lavori più monotoni.
Che sostegno offrono la Camera di commercio e la mano pubblica alla Sua impresa?
Apprezziamo soprattutto la possibilità di scambio con altre imprese e le visite in azienda. Mi faccio volentieri ispirare e motivare dagli altri, anche se poi ogni azienda ha le sue esigenze particolari. Anche le sovvenzioni sono utili, soprattutto perché la digitalizzazione è molto costosa.
Ci saranno sempre dei lavori che non si vorranno o potranno digitalizzare. Quando conviene la digitalizzazione e quando invece no?
Ciò che le macchine non riusciranno a fare nel prossimo futuro è essere creative e realizzare particolari atmosfere e sensazioni. Questo lo sa fare solo l’uomo.
Oggi contano molto la sostenibilità e la qualità di vita regionale. Come può ewo sfruttare questi aspetti?
Le nostre illuminazioni a LED aiutano a ridurre drasticamente il consumo di energia; inoltre, fin dagli anni Novanta ci impe- gniamo per limitare l’inquinamento luminoso. L’Alto Adige è una regione che funziona molto bene a livello internazionale. Spesso uso le fotografie della nostra regione, ad esempio con i clienti della Corea del Sud, per avviare un dialogo.
La digitalizzazione viene accusata di causare la perdita di posti di lavoro. La digitalizzazione è quindi una minaccia o un‘opportunità?
Noi consideriamo la digitalizzazione una grande opportunità. Per alcuni mestieri non è semplice trovare dipendenti in Alto Adige. La digitalizzazione permette di colmare in parte questa carenza.
Info
La ewo è stata fondata nel 1996 da Flora Emma Kröss ed Ernst Wohlgemuth come impresa di carpenteria metallica in Val Sarentino.
Oggi l‘impresa si occupa di sistemi di illuminazione all‘esterno, soprattutto in due ambiti: in ambienti tecnico-funzionali, ad esempio in aeroporti o impianti industriali, con tralicci alti, grandi superfici, luce mirata a basso consumo; oppure in situazioni creative-emozionali, con illuminazione esterna di edifici, piazze e parchi. In collaborazione con architetti e designer della luce si approfondiscono il benessere e l‘estetica.
Dall‘inizio del 2019 il figlio Hannes è l‘amministratore delegato della sede a Cortaccia che conta un centinaio di dipendenti. È sua intenzione proseguire sulla strada dell‘innovazione.