Workers BuyOut (WBO)
Un modello di successione che può emergere dall'azienda stessa è il cosiddetto Workers BuyOut. A partire dagli anni '80 questo modello è stato spesso un'opzione interessante in Italia e rappresenta in pratica un passaggio di consegne dell'attività alla forza lavoro dell'azienda stessa.
Con l'aiuto del WBO, i lavoratori diventano imprenditori e creano una cooperativa di produzione e lavoro.
Inoltre, la trasformazione dell'azienda in una cooperativa ha diversi vantaggi, perché i dipendenti conoscono l'azienda e il know-how non va perduto dopo il passaggio di proprietà. Inoltre, i posti di lavoro e il valore aggiunto rimangono nella regione.
Una cooperativa rappresenta una forma di impresa collaudata e allo stesso tempo molto attuale, che permette di combinare l'innovazione e il lavoro con l'etica, la solidarietà e la sostenibilità.
Già nel 1985, con l'adozione della legge n. 49 la cosiddetta "legge Marcora" sono state stabilite le regole per i WBO. Le disposizioni comprendono alcune agevolazioni nel caso in cui la forza lavoro decida di formare una cooperativa e rilevare l'attività dal proprietario:
- Anticipo e capitalizzazione della NASpI (indennità di disoccupazione) e della CIG (cassa integrazione guadagni) in un'unica soluzione (in caso di crisi aziendale prima della chiusura).
- Trattamento di fine rapporto (TFR) esente da imposte
- Esenzione fiscale per i trasferimenti di aziende a cooperative di ex dipendenti
- Soci sovventori per rafforzare la capitalizzazione
- Contributi provinciali se almeno il 60% degli ex dipendenti della stessa azienda formano una cooperativa di lavoratori - Legge provinciale n. 1 dell'8 gennaio 1993.
Info
Ulteriori informazioni sul modello Workers BuyOut e il download della guida sono disponibili qui.