Diritti del consumatore
In presenza di un vizio di conformità il consumatore ha diritto, a sua scelta e senza spese aggiuntive,
- alla riparazione del bene o
- alla sostituzione del bene.
Qualora la riparazione o la sostituzione sia impossibile o eccessivamente onerosa, oppure se il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione entro un termine congruo, o ancora se la sostituzione o la riparazione effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore, quest’ultimo ha diritto, a sua scelta,
- a una congrua riduzione del prezzo o
- alla risoluzione del contratto.
Il consumatore ha diritto di interrompere il pagamento del prodotto fino a quando il venditore non abbia adempiuto ai suoi doveri di garanzia. Così se si è scelto di rateizzare la spesa, si potrà interrompere il pagamento delle rate se il prodotto è difettoso.
La garanzia legale ha durata di due anni e tale durata decorre dalla consegna del bene; in ogni caso, l'azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive nel termine di ventisei mesi dalla consegna.
Se il difetto di conformità si manifesta entro 12 mesi dalla consegna, si presume che i vizi esistessero già a tale data, mentre se il difetto si manifesta oltre i 12 mesi dalla consegna ma comunque entro i due anni, il consumatore dovrà dimostrare che il danno è collegato ad un vizio esistente al momento della consegna.
Per esercitare i suoi diritti, il consumatore deve dimostrare l'acquisto.
Il venditore deve rispondere direttamente e personalmente alle richieste del consumatore. Quest’ultimo potrà poi rivalersi a sua volta sul responsabile del difetto di conformità.
La garanzia legale è sempre gratuita, qualunque sia il rimedio scelto.
È nulla qualsiasi clausola inserita da professionisti nel contratto di vendita che esclude la garanzia legale o ne limita la durata.
La nullità potrà essere fatta valere soltanto dal consumatore e può essere rilevata d’ufficio dal giudice.
Non vi è difetto di conformità (e quindi è esclusa la garanzia legale) se, al momento della conclusione del contratto, il consumatore era a conoscenza del difetto o non poteva ignorarlo con l’ordinaria diligenza oppure se il difetto è causato da istruzioni o materiali forniti dal consumatore stesso.
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